Il Segretario puo’ far parte o meno del Nucleo di valutazione? Per l’Autorità è doveroso un intervento del legislatore. Ed anche per noi.

A cura di Nicola Dimitri Maria Porcari.

In un recente comunicato dell’Anac del 9 marzo scorso il Presidente, intervenuto in una vicenda relativa alla cumulabilità in capo al RPCT dell’incarico di componente del Nucleo di valutazione quale previsione tanto del Regolamento uffici e servizi quanto della novella contrattuale dirigenziale, prende atto della necessità di segnalare al Governo di operare un coordinamento tra la possibilità da parte del RPCT di far parte del Nucleo di valutazione  che era stata già vietata dall’Anac nei tempi addietro. Infatti, ci eravamo già espressi, unitamente alla coautrice, in senso negativo all’atto dell’avvento della novella contrattuale sostenendo che “Queste norme costituiscono in realtà la negazione di anni di lavoro che hanno visto gli addetti ai lavori impegnati nel creare le condizioni ottimali delle macrostrutture per consentire al RPCT quel ruolo di terzietà suo proprio che dovrebbe essergli garantito (vedi PNA 2016) ma che gli approdi contrattuali impediscono”.
Il contratto della Dirigenza locale sottoscritto il 17.12.2020 lo ammette, l’Anac (ed anche noi) no. Per cui sarà doverosa una interpretazione sistematica delle norme per evitare dubbi di legittimità dell’operato del RPCT anche in seno all’Organismo di valutazione. Cio’ soprattutto anche al fine di evitare l’uso distorto della funzione e di quello che ne potrebbe fare l’organo politico nella ipotesi in cui volesse avvalersi dell’anticorruzione per creare le condizioni di ostracismo dirigenziale.