Di conflitto se ne parlava già negli orientamenti 25, 61, 82, 23/2014 e 6 e 19/2015, oltre che nella Delibera n. 46/2015, 161, 421, 431 e 510/2016 e 1102/2016.
Nel manuale operativo infatti si legge che “La ratio del legislatore è semplice e chiara: garantire in via anticipata la tutela dell’interesse pubblico laddove lo stesso possa essere attinto e minato nel suo divenire temporale. Tale tutela interviene nella fase addirittura potenziale, “a nulla rilevando che lo specifico fine privato sia stato o meno realizzato e che si sia prodotto o meno un concreto pregiudizio per la p.a.”
Ecco perché pertanto la tutela si sposti anche su situazioni potenziali: per consentire all’operatore pubblico di metterlo in guardia dai danni che la sua negligenza ed omissione potrebbe arrecare.
Un misura importante che puo’ servire pertanto ad evitare aprioristicamente il verificarsi del conflitto di interesse è dato dall’inserimento all’interno interno di tutti i provvedimenti amministrativi dell’Ente della clausola di assenza o presenza del conflitto di interesse in questi termini ovvero: “il sottoscritto responsabile del procedimento dichiara l’insussistenza del conflitto di interessi ai sensi dell’art. 6 bis della legge 241/90 e della Misura indicata nel piano di prevenzione 2017- 2019 adottato con _________________________in relazione al citato procedimento, allo stato attuale . Eventuali difformità verranno segnalate al RPCT competente”.
Questa costituisce senza ombra di dubbio misura rilevante per consentire, già in fase di avvio del procedimento, di adottare tutte le misure necessarie affinchè l’azione amministrativa sia sempre ricondotta nei binari della legalità, trasparenza, buon andamento, efficienza e efficacia.
Ulteriori misure rinverranno all’esito delle risultanze del tavolo di lavoro in materia di «Conflitto di interessi e Codici di comportamento» avviato tra AGENAS e Ministero della salute volto ad esaminare il livello di implementazione dei codici di comportamento negli enti del SSN destinatari del presente PNA e a fornire indicazioni migliorative. Il tavolo di lavoro, risulta, ha operato un’analisi su un campione di 60 aziende ed enti del SSN rappresentativo per area geografica e per tipologia di aziende/enti. Lo studio ha messo in rilievo, a fronte di differenziazioni tra aziende nell’applicazione del d.p.r. 62/2013, anche la presenza di buone prassi trasferibili quali esempi di implementazione delle previsioni contenute nella normativa di settore in maniera da incidere sulle tipicità dell’organizzazione dell’ente di riferimento. Infatti, il tavolo tecnico consentirà di verificare quali buone pratiche potranno essere adottate dagli enti per incentivare la dichiarazione di sussistenza del conflitto di interesse e consentire al RPCT, chiamato nelle ipotesi riguardanti i Dirigenti a dirimere la questione (sul punto è conforme Anac nei propri orientamenti), di effettuare un adeguato monitoraggio all’uopo adottando le misure preventive migliori per l’Ente”.
Questa digressione, quanto mai opportuna, permette di comprendere come già il Manuale avesse approfondito la tematica del conflitto di interesse, all’uopo prevedendo già negli atti gestionali ovvero in quelli deliberativi, di procedere alla segnalazione di conflitto di interesse specificando in quella sede i contenuti.
Di talchè, il dipendente, compilando la dichiarazione allegata (Allegato n.1) potrà rendere edotta la stazione appaltante di eventuali conflitti di interesse che dovessero riguardare la propria posizione lavorativa, in contrasto con quella della Stazione appaltante.
Lo potrà fare, ovviamente, per tutti i procedimenti che lo pongono in conflitto di interesse con l’Ente e non solo per quelli specifici per le gare.
Il Piano di prevenzione, poi, nell’ambito dei controlli aggiuntivi annuali dovrà prevedere a regime la verifica delle dichiarazioni di insussistenza dei conflitti di interesse, con tecniche di campionamento random atte a garantire da una parte l’estrazione casuale e dall’altra la valutazione sulla veridicità di quanto sostenuto.
Cio’ che già molti Piani di prevenzione fanno, quale attuazione delle previsioni del PNA 2017.
ALLEGATO
DICHIARAZIONE INSUSSISTENZA DI SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE
Dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000
Il sottoscritto ______________________ nato il _______________ a___________________ e residente in __________________________________
alla Via/piazza_____________________in qualità di dipendente _________________in servizio presso il Servizio______________________________, matr.________________ sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni non veritiere e falsità negli atti
D I C H I A R A
- Che non sussistono situazioni di conflitto di interesse, anche potenziali, rispetto ai procedimenti amministrativi fino ad oggi seguiti/in merito alla procedura di gara ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 bis della L.241/90 ed art. 6 e 7 del D.P.R. n. 62/2013 e delle misure previste dal P.N.A;
- Di impegnarsi a comunicare tempestivamente eventuali e sopravvenuti motivi ostativi.
Luogo e data
IN FEDE
IL DIPENDENTE